BARRIERA ANTISALE SULL’ADIGE, RIMOSSE LE PARATOIE, AL VIA LA MANUTENZIONE

Al via le consuete operazioni di manutenzione autunnale della barriera anti sale alla foce dell’Adige, in previsione della stagione irrigua 2026. Ma il conto alla rovescia per il suo pensionamento sta per iniziare, l’anno prossimo infatti si avvieranno le procedure d’appalto per la nuova barriera, poi si apriranno i cantieri.

Si concludono nella giornata odierna le operazioni di smontaggio delle paratoie della barriera antisale situata alla foce del fiume Adige ad opera del consorzio di bonifica Delta del Po. Tra autunno e primavera, infatti, l’infrastruttura è oggetto di manutenzione in previsione della stagione irrigua. Smontando le paratoie si evitano anche possibili danni arrecati dalle piene invernali, danni che, peraltro, non sono mancati neanche in questa stagione estiva a causa delle forti piogge e dei materiali trascinati dalle morbide. Le complesse operazioni di smontaggio comportano l’utilizzo di una gru posizionata su una chiatta ma anche dell’intervento di sub per verificare le condizioni della struttura nel fondale: attraverso queste operazione si è riscontrato la presenza, in un telaio, di grossi rami che hanno comportato il distacco di alcuni flap, se non verranno rinvenuti nel fondale in prossimità della barriera dovranno essere ricostruiti dall’ente consortile che ne ha in cura la manutenzione, insieme alle barriere sul Po di Tolle sul Po di Donzella.

L’altra faccia della medaglia di un’estate piovosa è data dalla scarsa risalita del cuneo salino che ha inciso per breve tempo solo sulle derivazioni più a valle del manufatto.

La barriera antisale alle foci dell’Adige è composta da sette paratoie delle quali sei sono rimovibili e possono essere manutentate a terra. La lunghezza di ciascuno di questi moduli è di 13,2 metri; sono costituiti da file di “flap” di 80 cm che si alzano quando l’acqua scorre verso la foce, consentendo il naturale deflusso a mare, e restano chiusi quando la marea spinge l’acqua salata verso monte.

Progettata negli anni ’80 e realizzata nei primi anni ’90, fu dimensionata su livelli di portata non inferiori agli 80 mc/s al misuratore di Boara Pisani.

Oggi, a causa del cambiamento climatico, del conseguente minore apporto dei ghiacciai, dei periodi siccitosi più lunghi e dell’aumento degli utilizzi di acqua a monte, l’infrastruttura risulta sempre meno adeguata ad assolvere al suo compito e pertanto sarà presto sostituita da una nuova barriera che verrà realizzata in prossimità dell’attuale, utile anche con portate più basse del fiume.

Il costo della nuova infrastruttura ammonta a 42 milioni di euro, già stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel 2026 si terranno le procedure per appaltare i lavori, poi si aprirà il cantiere e comincerà il conto alla rovescia per il pensionamento dell’attuale barriera.

17 ottobre 2025

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Ultimo aggiornamento

17 Ottobre 2025, 15:36