VIRGINIA TASCHINI ELETTA NEL CONSIGLIO NAZIONALE DI ANBI
La presidente del consorzio di bonifica Delta del Po Virginia Taschini entra nel consiglio nazionale di ANBI.
L’elezione si è tenuta martedì 8 luglio, presso il Carpegna Palace di Roma, durante l’Assemblea dei Presidenti dei consorzi di bonifica di tutta Italia che ha preceduto l’Assemblea Nazionale di ANBI.
Ben rappresentato il Veneto che fornirà ad ANBI quattro consiglieri. Oltre a Virginia Taschini, siederanno in Consiglio Alex Vantini, che vestirà questo ruolo d’ufficio in quanto presidente di ANBI Veneto e che al contempo ricopre la carica del consorzio di bonifica Veronese, il presidente del consorzio di bonifica Adige Euganeo Fabrizio Bertin e il presidente del consorzio di bonifica Veneto Orientale, Andrea Pegoraro.
Spetterà al Consiglio deliberare i programmi annuali di attività per la realizzazione delle direttive determinate dall’Assemblea dei presidenti e, quest’anno, eleggere il presidente nazionale di ANBI.
ASSEMBLEA NAZIONALE 2025, TASCHINI (BONIFICA DELTA DEL PO): “MAGGIORE ATTENZIONE ALLE AREE INTERNE”
“Il consorzio di bonifica Delta del Po è a fianco di ANBI nel chiedere alla politica nazionale una maggiore attenzione per le aree interne contro ogni ipotesi di abbandono. Il Delta del Po rientra in queste aree che costituiscono, con le loro specificità, il 60% del Paese; investire in esse significa tutelare ecosistemi, paesaggi, agricoltura, produzione agroalimentare d’eccellenza.”
Ad affermarlo è la presidente del consorzio di bonifica Delta del Po Virginia Taschini, ai margini dell’Assemblea Nazionale di ANBI tenutasi a Roma l’8 e il 9 luglio, alla quale il consorzio ha partecipato in coordinamento con ANBI Veneto.
“Il Piano bacini idrici multifunzionali lanciato da ANBI e Coldiretti è una proposta per offrire nuove opportunità alle aree interne, che non possono essere considerate malati terminali – continua Taschini – . Il Consorzio, in quest’ottica, ha già iniziato a declinare questo piano di bacini secondo le caratteristiche del Delta del Po ampliando la capacità di invaso del reticolo idraulico in gestione e trasformandolo così in un grande bacino diffuso. È un lavoro che per proseguire necessita di risorse maggiori rispetto alla contribuenza. Sottoscriviamo la proposta di ANBI di un Fondo Strategico Europeo per l’Acqua e l’Agricoltura Irrigua che dia concretezza all’European Water Resilience Strategy, prezioso anche in chiave di finanziamenti alle aree interne”.
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15 July 2025
15 July 2025
15 July 2025
CUNEO SALINO: L’INGRESSIONE DEL MARE NEL PO CONTINUA AD AUMENTARE. SITUAZIONE MIGLIORE NELL’ADIGE.
Diminuisce la portata del fiume Po e pertanto continua ad aumentare l’ingressione salina nel Delta. Situazione migliore alla foce dell’Adige.
“Alle condizioni di oggi e senza un’inversione di tendenza meteoclimatica, il fenomeno dell’intrusione salina è destinato ad aggravarsi e a colpire un’area sempre maggiore del Delta del Po – spiega la presidente del consorzio di bonifica Delta del Po Virginia Taschini –. È pertanto inevitabile la chiusura da parte del Consorzio delle derivazioni irrigue con i conseguenti danni all’agricoltura del territorio.”
In attesa delle piogge previste per i prossimi giorni in gran parte del Nord Italia, il Delta del Po è alle prese con il consueto problema della risalita del cuneo salino che a causa delle basse portate interessa i primi 8 chilometri di campagne dalla foce del Po con una risalita nell’entroterra di quasi 2 km nell’ultima settimana. Ad essere maggiormente interessati sono i rami del Po di Maistra, Pila, Tolle e Gnocca, che soffrono del drastico calo della portata. Alla sezione di Pontelagoscuro i valori si attestano intorno ai 520 mc/s – erano circa 600 mc/s all’inizio della settimana – facendo venir meno la spinta del fiume necessaria a contrastare la risalita del mare.
Il direttore del Consorzio di Bonifica Rodolfo Laurenti informa che: “Valori di salinità ormai oltre i 2-3 g/l stanno determinando l’interruzione delle derivazioni irrigue nelle zone più ad est del comprensorio”.
Visto il quadro generale, l’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici in atto nel Distretto Idrografico del Fiume Po riunitosi il 2 luglio ha alzato la soglia di attenzione da una situazione di normalità a una situazione di severità “bassa.”
La situazione, invece, è migliore alla foce dell’Adige, con una portata del fiume che si attesta intorno ai 180 mc/s a Boara Pisani. Ad oggi, solo la derivazione Bacucco tra Chioggia e Rosolina, posta a 500 metri dal mare, è interessata dall’intrusione salina.
ISOLA DI ARIANO: L’ACQUA DI BONIFICA RICICLATA PER L’IRRIGAZIONE, ORA IL CUNEO SALINO FA MENO PAURA
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“Abbiamo restituito un futuro a 2.100 ettari di campagne dell’Isola di Ariano fino a ieri minacciate dal cuneo salino. Gli interventi finanziati con il Piano di Sviluppo Rurale Nazionale sono giunti a compimento, Taglio di Po, Corbola, Ariano possono contare su una nuova rete d’irrigazione in grado di garantire all’agricoltura disponibilità di acqua dolce, fattore fondamentale di produttività, lavoro, reddito e tenuta sociale. Si aggiunge un nuovo pezzo al grande piano di adattamento del Delta del Po al clima che cambia”.
La presidente del consorzio di Bonifica Delta del Po Virginia Taschini ha salutato con queste parole la messa in funzione, in questi giorni, della centrale irrigua Goro, ad Ariano nel Polesine (Ro), realizzata nel quadro dei lavori di “Adeguamento della rete irrigua di distribuzione dell’Isola di Ariano” resi possibili grazie a un finanziamento di 9.816.637 euro stanziati dal Ministero all’Agricoltura tramite PSRN 2014-2020.
La progettualità si è articolata in tre interventi finalizzati a recuperare le funzionalità di parte della vetusta rete irrigua già esistente ma, soprattutto, al riutilizzo dell’acqua meteorica e di bonifica per rimetterla nella rete. Così facendo sarà possibile, in caso di risalita del cuneo salino, chiudere le attuali prese irrigue sul fiume Po garantendo comunque l’irrigazione.
Oltre alla nuova centrale “Goro”, con relativo potenziamento della rete irrigua connessa al canale Veneto, gli altri due interventi riguardano il territorio di Taglio di Po nelle località Mazzorno e Cornera.
“Anziché azionare le pompe per riversare a mare l’acqua dolce, le azioniamo per reimmetterla nella rete irrigua – spiega il direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po Rodolfo Laurenti – per far questo abbiamo realizzato nuove centrali di pompaggio, reti intubate, manufatti di regolazione, sensoristica e sistemi di telecontrollo.”
Gli interventi
Il principale dei tre interventi ha avuto come oggetto il canale Veneto, principale dorsale di scolo dell’isola di Ariano dove, nel suo punto conclusivo, pochi metri prima dell’idrovora Goro, è stato realizzato un impianto che intercetta l’acqua dolce di bonifica, altrimenti destinata a mare, e la reimmette nella rete irrigua che prosegue verso l’estremo meridionale dell’isola di Ariano. A beneficiarne sono 1.500 ettari di campagna che altrimenti non avrebbe garanzia di risorsa nel periodo estivo dato che l’unica rete precedentemente in funzione derivava acqua direttamente dal Po, e veniva dunque chiusa nei periodi di risalita del cuneo salino. Con la nuova centrale, parte delle obsolete e deteriorate canalette in calcestruzzo sono state sostituite da condotte tubate per complessivi 5 km. La condotta principale, dal diametro di un metro, è in grado di trasportare fino a 1.000 l/s; il tratto terminale, lungo circa 3 km, si conclude in località Bacucco, nella punta dell’isola di Ariano, rivitalizzando l’agricoltura nella zona fino ad oggi maggiormente soggetta alla salinizzazione.
Lo stesso principio di riutilizzo delle acque meteoriche riguarda il nuovo impianto di Mazzorno Destro, località del comune di Taglio di Po, attrezzato con una pompa da 75 l/s che alimenta una nuova condotta di 1.500 m a servizio di un’area di 100 ettari.
Infine, rientra sempre nel PSRN 2014-2020 l’intervento realizzato in località Cornera, sempre a Taglio di Po, dove una condotta irrigua che deriva acqua dal Po di Venezia è stata prolungata con due km di condotta tubata a beneficio di 500 nuovi ettari di campagna.
“Il Delta del Po declina alla sua maniera il piano invasi che la nostra associazione ANBI e Coldiretti stanno promuovendo da anni a livello nazionale per aumentare la capacità dei territori di trattenere l’acqua piovana e utilizzarla quando serve – spiega la presidente del Consorzio Virginia Taschini – In questo caso l’approccio di circolarità nell’uso della risorsa, oltre a contrastare la siccità, affronta efficacemente anche la risalita del cuneo salino.”
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26 June 2025
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26 June 2025
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SUBSIDENZA, IL DIRETTORE DEL CONSORZIO DI BONIFICA DELTA DEL PO RODOLFO LAURENTI NOMINATO CONSULENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE SUL RISCHIO IDROGEOLOGICO
L’ingegner Rodolfo Laurenti, direttore del Consorzio Di Bonifica Delta Del Po, è stato nominato, su proposta dell’On. Nadia Romeo, consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Rischio Idrogeologico.
In virtù dell’esperienza maturata negli anni, l’ing. Laurenti si occuperà in particolare delle tematiche correlate alla subsidenza.
“Lo stop alle estrazioni – ha spiegato Laurenti – ha fermato il fenomeno, ma ripristinare i danni già patiti non è possibile. Siamo, quindi, di fronte a uno scenario di dissesto permanente. Anche col bel tempo, le nostre idrovore lavorano in continuazione, perché abbiamo punti in cui il terreno è anche tre o quattro metri al di sotto del livello del mare”.
MALTEMPO DEL 16 GIUGNO: FINO A 75 MM DI CUMULATA, PERSONALE DEL CONSORZIO DI BONIFICA OPERATIVO FINO A NOTTE
Maltempo del 16 giugno: cumulata dalle ore 17:00 alle ore 24:00
La forte ondata di maltempo che si è abbattuta in tutto il Veneto nella giornata di ieri, 16 giugno 2025, ha cominciato a interessare il Delta del Po alle ore 17.00 e si è protratta fino a tarda serata.
Per accogliere i volumi delle precipitazioni, il consorzio di bonifica Delta del Po ha abbassato i livelli dei canali avviando il funzionamento delle idrovore in anticipo; i tecnici e le maestranze del consorzio sono rimasti operativi per tutta la durata dell’evento monitorando la situazione fino all’una di notte.
Le precipitazioni maggiori si sono registrate nella zona nord del comprensorio, tra Rosolina e Porto Viro, dove la cumulata tra le ore 17.00 e le ore 24.00 ha segnato circa 75 mm; particolarmente sollecitata l’idrovora Gramignara, a Porto Viro.
Nella parte centrale del comprensorio si sono registrati circa 50 mm di pioggia, con grande lavoro per l’idrovora di Ca’ Verzola, nell’Isola di Ariano, che scarica sul Po di Goro.
Nel territorio di Porto Tolle sono caduti fino a 30 mm di pioggia: i livelli della rete di bonifica sono stati regolati soprattutto grazie alle idrovore di San Nicolò e Alba situate in prossimità del centro abitato di Ca’ Tiepolo.
Nel complesso, pertanto, a fronte di un evento che nel territorio del Delta si è presentato di media intensità la rete di bonifica ha retto bene senza allagamenti e danni significativi.