Strategia d’area, ex ministro nel Delta

Da “La voce di Rovigo” del 22.10.2018

Contratto di Foce

L’economista Fabrizio Barca incontra oggi i primi cittadini dei comuni dell’Area interna. L’incontro ha un carattere istituzionale e tecnico. Presenti anche Regione e Ulss.

L’economista Fabrizio Barca, già ministro per la coesione territoriale dal 2011 al 2013, ideatore della Strategia nazionale aree interne (Snai) è oggi nel Delta del Po per incontrare i sindaci dei comuni dell’Area interna denominata Contratto di Foce (Comuni di Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po), in vista della fase conclusiva dell’iter di processo di elaborazione della Strategia d’Area.

“La Snai – spiega l’architetto Laura Mosca del coordinamento tecnico dell’Area interna – è una politica di coesione territoriale della presidenza del consiglio dei ministri, il cui obiettivo è garantire l’accesso a servizi di cittadinanza e lo sviluppo locale nei Comuni a rischio spopolamento, e il Contratto di Foce è una delle 72 aree interne del Paese in cui opera, per un totale di 1.077 Comuni e 2.072.718 abitanti”.

Fabrizio Barca, che aveva già incontrato i sindaci nel novembre 2015 al fine di verificare la presenza dei requisiti di ammissione alla Snai per il Delta del Po (allora in candidatura), accompagna oggi il comitato tecnico nazionale Aree interne coordinato da Sabrina Lucatelli e una delegazione di esperti e referenti sui principali ambiti tematici di intervento quali salute e sviluppo locale.

L’incontro, che ha un carattere esclusivamente istituzionale e tecnico, si svolgerà nella mattinata di oggi, con inizio fissato alle 9.30, al Consorzio di bonifica Delta del Po, a cui i sindaci hanno affidato il coordinamento tecnico dell’Area interna Contratto di foce.

Oltre alla delegazione ministeriale, saranno presenti anche la Regione del Veneto con alcuni dirigenti e funzionari afferenti ai temi in discussione e l’Ulss 5 Polesana per gli interventi programmati riguardanti nello specifico la salute.

È presente anche il Formez Pa (centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni), per un aggiornamento sul nuovo assetto associazionistico dei Comuni dell’area, che dopo la sottoscrizione delle Convenzioni in gestione associata delle funzioni fondamentali di protezione civile e catasto, sono in procinto di approvare la terza convenzione inerente la “Gestione in forma associata della strategia dell’area interna “Contratto di foce Delta del Po” in fase di attuazione, costituzione del tavolo di coordinamento permanente dei sindaci e dell’ufficio di piano intercomunale dedicato”.

Quest’ultima convenzione sarà presentata nell’ambito della prima assemblea plenaria dei consigli comunali congiunti dell’area interna Contratto di foce-Delta del Po, prevista per le 17.30 di oggi al Palazzetto dello Sport di Porto Viro.




Expired: INVITO A MANIFESTARE INTERESSE

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Consorzio di bonifica Delta del Po, 20 milioni di euro d’opere

Da “La Voce di Rovigo” del 13.10.2018

In arrivo i fondi per gli interventi nel Collettore Padano Polesano a Porto Viro e nell’Isola di Ariano

Il ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo ha premiato la capacità della Regione e dei Consorzi di bonifica veneti di garantire la massima efficienza possibile alle infrastrutture di adduzione e distribuzione della risorsa idrica irrigua. Lo ha evidenziato l’assessore regionale all’agricoltura e alla bonifica Giuseppe Pan illustrando ieri, nella sede di Avepa a Padova, opere, progetti e piano di investimenti insieme al presidente e al direttore di Anbi Veneto (Unione regionale dei Consorzi di bonifica) Giuseppe Romano e Andrea Crestani.

Delle 19 proposte progettuali ammesse a finanziamento nell’ambito degli investimenti in infrastrutture irrigue del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale (Psrn) 2014-2020 ben sei Consorzi di bonifica veneti hanno visto riconosciute le loro proposte per la realizzazione di un totale di 11 interventi irrigui, per un contributo complessivo di quasi 91 milioni di euro.

Di questi, quasi 21 milioni di euro ricadranno in Basso Polesine, con tre progetti che coinvolgeranno Porto Viro e Ariano nel Polesine, grazie al Consorzio di bonifica Delta del Po. Si parte dai lavori di sistemazione del collettore Padano Polesano dalla conca di Volta Grimana alla chiavica emissaria per la sicurezza idraulica dell’unità territoriale di Porto Viro: si tratta del recupero e dell’ampliamento della capacità di invaso e di nuove opere di difesa idrogeologica dei canali e dei corsi d’acqua. Questo progetto costerà 2,5 milioni di euroAltri 950mila euro per lo stralcio funzionale sempre nella stessa area. Un progetto di 17 milioni e 17.580 euro, invece, riguarderà l’adeguamento della rete irrigua di distribuzione dell’Isola di Ariano al fine di economizzare le perdite d’acqua per filtrazione e ridurre le portate di prelievo. Verranno realizzati invasi multiobiettivo e nuovi interventi alle reti irrigue.

“Questo colloca il Veneto in prima posizione a livello nazionale, in quanto destinataria di un terzo dell’importo complessivo messo a bando attraverso un complicatissimo sistema di punteggi”, ha sottolineato Pan. “E’ stata particolarmente premiata – ha aggiunto – la capacità progettuale dimostrata dai Consorzi di bonifica veneti che, in pochissimo tempo, hanno presentato progetti esecutivi, già completamente istruiti per quanto riguarda le diverse autorizzazioni e ritenuti ammissibili al finanziamento, soprattutto per quanto attiene il risparmio della risorsa idrica”. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente di Anbi Veneto, Romano. “I Consorzi di Bonifica veneti – ha detto – dimostrano di essere i più attivi ed efficienti anche nella capacità di recuperare finanziamenti. Basti pensare che, per quanto riguarda il Psrn sono stati presentati a livello nazionale 84 piani e dei 19 finanziati 6 sono piani dei consorzi del Veneto. Su 283 milioni di risorse disponibili, oltre 90 sono andati al Veneto per opere irrigue fondamentali”.




Senatori in campo per il Delta

Da “la Voce di Rovigo” del 5.10.2018

Sul tavolo, le istanze relative a costo dell’energia elettrica, consumo del suolo e deflusso ecologico

Una delegazione della Commissione agricoltura del Senato, guidata dal presidente, il trevigiano Gianpaolo Vallardi, ha incontrato in missione ufficiale i rappresentanti della bonifica del Veneto nel Delta del Po. La visita, svoltasi tra giovedì e ieri, si pone in continuità con il lavoro di Anbi Veneto, l’associazione dei Consorzi di bonifica, nel sensibilizzare le istituzioni nazionali sulle tematiche fondamentali per il territorio Veneto, tematiche che i Consorzi affrontano, con gran sforzo, quotidianamente. La scelta del Delta è motivata dal fatto che questo territorio si trova ad affrontare gran parte delle questioni fondamentali per la bonifica: sicurezza idraulica e irrigazione in primis, ma anche pianificazione ambientale (si pensi alla vivificazione della laguna), contrasto al cuneo salino e subsidenza.

Nello specifico le istanze dei Consorzi, per voce del presidente nazionale di Anbi Francesco Vincenzi, del presidente regionale Giuseppe Romano, e del direttore regionale Andrea Crestani, sono state tre: l’alto costo dell’energia elettrica per il funzionamento degli impianti idrovori, la necessità di una legge nazionale sul consumo del suolo e la necessità di una posizione forte in ambito europeo per la ridefinizione dei criteri del deflusso ecologico, contenuto nella direttiva comunitaria acque, che prevede limiti al prelievo idrico dai fiumi su criteri basati sulle portate dei corsi d’acqua del Nord Europa, ben diversi dai fiumi a carattere torrentizio tipici dell’Italia. La delegazione, composta oltre che da Vallardi, dal vicepresidente Giancarlo Serafini, dal segretario Francesco Mollame e dal consigliere parlamentare Giancarlo Salone, ha visitato le idrovore di Ca’ Dolfin e Ca’ Vendramin, successivamente ha potuto apprezzare, in barca, alcuni aspetti del delta del Po, osservando gli effetti della subsidenza nell’isola sommersa della Batteria e la barriera per il contrasto al cuneo salino sul Po di Tolle, all’altezza del porto di Scardovari.

A far da guida, il direttore dei Consorzi Delta del Po e Adige Po, Giancarlo Mantovani, e i presidenti dei due consorzi, rispettivamente Adriano Tugnolo e Mauro Visentin. “Siamo consapevoli delle sfide che la bonifica e l’agricoltura in generale si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi, soprattutto in Europa, dove il governo intende farsi valere senza più atteggiamenti di sudditanza – ha affermato il presidente della Commissione agricoltura al Senato Gianpaolo Vallardi – Con il documento economico finanziario si aprirà una stagione di finanziamenti importanti, direi una sorta di rinascimento. La prossima settimana inoltre incardiniamo la legge sul consumo del suolo e la Pac (Politica agricola comune). Siamo inoltre consapevoli che uno dei temi fondamentali per la bonifica è il costo dell’energia elettrica necessaria per tenere attivi gli impianti. I Consorzi non possono pagare quanto un privato dato che a loro l’energia serve per tenere in sicurezza il territorio e chi lo abita; è un tema che qui in Veneto possiamo toccare direttamente con mano”.

“I Consorzi di bonifica proseguono nel lavoro di relazione con le istituzioni per sensibilizzarle sui temi della sicurezza idrogeologica, dell’irrigazione e più in generale, dell’ambiente – ha affermato il presidente di Anbi Veneto Giuseppe Romano – In particolare abbiamo fatto presente che i consorzi del Veneto, con quasi 30 milioni di euro di spesa per l’energia elettrica all’anno, sono equiparabili a industrie energivore ma non beneficiano di agevolazioni fiscali. L’energia elettrica è fondamentale per la sicurezza del territorio”. “Altro tema fondamentale è quello legato ai mutamenti climatici – aggiunge il presidente nazionale di Anbi Francesco Vincenzi – ci troviamo troppo spesso ad affrontare problemi legati all’eccesso o alla scarsità di precipitazioni. È una partita che si gioca sia sul fronte culturale sia sul fronte delle infrastrutture basti pensare che solo il 10 % dell’acqua piovana è trattenuto dagli invasi di montagna, il resto viene disperso in mare. Ma la sfida più grossa è quella culturale che va affrontata in Europa. Mi riferisco alla direttiva quadro acque scritta da paesi del Nord Europa senza tenere conto delle caratteristiche dei nostri fiumi e dei nostri torrenti”.




Expired: Santo Patrono 4 ottobre 2018

In occasione della ricorrenza del Santo Patrono di Taglio di Po prevista per il giorno 4 ottobre 2018 gli uffici della sede del Consorzio di bonifica Delta del Po resteranno chiusi l’intera giornata.




Nuovi fondi al Consorzio di Bonifica

Da “Il Gazzettino del 21.09.2018”

TAGLIODI PO Nell’isolotto di Ariano sarà demolito e ricostruito un manufatto per la regimazione

Serviranno per la realizzazione di opere funzionali alla sicurezza idraulica del territorio

TAGLIO DI PO – Nell’ambito della linea finanziaria “Interventi di natura urgente ed indifferibile nel settore della bonifica e dell’irrigazione necessari per la tutela e la valorizzazione del territorio regionale”, la Regione Veneto ha finanziato al Consorzio di Bonifica Delta del Po, la realizzazione di opere funzionali alla sicurezza idraulica del territorio. “Si tratta- spiega il direttore Giancarlo Mantovani- di interventi di ripristino dei franamenti lungo la rete di scolo nel territorio di Porto Viro con conseguente ripresa del materiale franato e adeguamento delle caratteristiche idrauliche della rete per fronteggiare gli eventi meteorici che, a causa dei cambiamenti climatici in atto, somigliano sempre più a vere e proprie bombe d’acqua che alle piogge cui eravamo abituati”. E prosegue: “Nell’Isola di Ariano verrà invece demolito e ricostruito un manufatto importante per la regimazione delle acque, che oggi presenta caratteristiche idrauliche insufficienti a garantire la portata conseguente alle piogge intense che sempre più spesso si verificano e si procederà al ripristino di alcuni franamenti e adeguamento delle caratteristiche idrauliche della rete”. Il finanziamento regionale ammonta a 200mila euro, comprensivi di Iva e spese tecniche. I lavori sono stati affidati, a seguito gara d’appalto tra 25 ditte, alla Edil Lavori di Zago & C. Snc di Ceggia (VE) e la formale consegna del cantiere è avvenuta il 10 settembre. Il tempo utile per dare le opere ultimate è previsto in 60 giorni naturali e consecutivi, per cui la fine dei lavori è prevista nei primi giorni di novembre prossimo. Questo non è l’unico finanziamento in arrivo dalla Regione Veneto: altri fondi, sempre dalla stessa, sono già stati stanziati per importi inferiori, ma indispensabili per riprendere le situazioni più gravi di dissesto della rete di scolo e dei manufatti, al fine di garantire un’efficienza sempre maggiore e una capacità di smaltimento delle piogge con tempi di ritorno elevati. In tal modo si continuerà in quella manutenzione straordinaria che spetta per competenza a Ministero e Regione, mentre al Consorzio spetta l’onere della manutenzione ordinaria. Parole di ringraziamento sono state espresse dal presidente Adriano Tugnolo all’assessore Pan per l’interessamento alle problematiche del Consorzio di Bonifica Delta del Po.

Anna Volpe