IL DELTA DEL PO OSPITA LA TAPPA CONCLUSIVA DEL PROGETTO SCUOLA REGIONALE DEI CONSORZI DI BONIFICA

“Siamo lieti di aver ospitato nel nostro comprensorio la tappa conclusiva del progetto didattico regionale dei consorzi di bonifica; il Consorzio di Bonifica Delta del Po crede molto nel coinvolgimento di giovani e giovanissimi; spiegare a loro le peculiarità del territorio e il ruolo della bonifica nel rendere la nostra regione, e in particolare il Delta, sicura dal punto di vista idrogeologico e al contempo fertile e produttiva, significa formare adulti consapevoli”. Ad affermarlo è la presidente del consorzio di bonifica Delta del Po Virginia Taschini nell’incontro con gli studenti della scuola secondaria di Donada di Porto Viro (Ro) tenutosi mercoledì 4 giugno come tappa conclusiva del progetto scuola “Acqua, ambiente, territorio, Bonifica è sostenibilità 2024-2025″ promosso da ANBI Veneto, Ufficio Scolastico Regionale e Regione del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione, che sostiene l’iniziativa. All’iniziativa ha partecipato anche l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione Valeria Mantovan che ha sottolineato l’importanza di far conoscere ai ragazzi il Veneto dal punto di vista di chi quotidianamente opera nella gestione dei corsi d’acqua.
Si conclude così nel Delta del Po, terra il cui nome è indissolubilmente legato all’acqua e alla bonifica,  il percorso formativo curato da ANBI Veneto con il supporto degli 11 consorzi di bonifica iniziato lo scorso autunno, finalizzato a raccontare ai ragazzi di 30 classi – tra scuole primarie e scuole secondarie di primo e secondo grado della regione – le peculiarità del Veneto dal punto di vista idraulico. Sono 26.000 i chilometri di canali gestiti dai consorzi di bonifica, 400 impianti idrovori, altrettanti impianti per l’irrigazione; si tratta di manufatti e infrastrutture fondamentali per la sicurezza idraulica, per la gestione della risorsa in ambito agricolo e per preservare gli ambienti e i paesaggi generati dall’acqua.
Oltre ai vertici del consorzio – la presidente e il direttore Rodolfo Laurenti – e all’assessore regionale all’Istruzione Valeria Mantovan, hanno partecipato all’incontro con gli studenti il sindaco di Porto Viro Mario Mantovan, il direttore di ANBI Veneto Silvio Parizzi,  il coordinatore dei progetti didattici di ANBI Veneto Tommaso Ferronato.
La mattinata, iniziata nella scuola media di Donada, si è conclusa nel vicino parco dell’Amicizia dove gli studenti hanno presentato alle autorità alcune ipotesi di valorizzazione del parco – recentemente riqualificato – collegate al canale consortile che lo lambisce, il Cavana: laghetti per la fitodepurazione, stalli per biciclette, torri osservatorio per l’avifauna, ecc
L’incontro si è concluso con una dimostrazione di operazioni di sfalcio ad opera del personale del consorzio di bonifica.

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ENTRA NEL VIVO IL PROGETTO DI VIVIFICAZIONE DELLE LAGUNE DEL DELTA DEL PO

14 milioni di euro stanziati dalla Regione del Veneto, soggetto attuatore il consorzio di bonifica, già affidato il servizio di rilievi, cantieri al via nel 2026, conclusione lavori nel 2031.

Dati alla mano la correlazione è evidente: ai finanziamenti per la manutenzione delle lagune corrisponde un aumento della produttività, e dunque della redditività, per le attività legate alla pesca e all’acquacoltura. Prerequisiti per lo sviluppo dell’ittiofauna sono, infatti, precisi valori di ossigenazione e salinità, e le dinamiche di interscambio tra acqua dolce, acqua salmastra e mare. Tutti aspetti che si verificano là dove le lagune presentano bocche di porto, barene, canali in grado di garantire la corretta idrodinamica e preservare l’ambiente dagli effetti delle erosioni, delle sedimentazioni, degli eccessi di acqua salata o dolce. Aspetti che richiedono interventi di manutenzione ambientale possibili solo con adeguate dotazioni finanziarie.

Il grafico illustrato dal direttore del consorzio di bonifica Delta del Po Rodolfo Laurenti nel corso del convegno “Delta, lagune, aree costiere. Una nuova sostenibilità ambientale, economica e sociale”, promosso dal consorzio stesso e tenutosi ieri presso il Museo Regionale delle Bonifiche Ca’ Vendramin a Taglio di Po (Ro), non lascia dubbi: al picco dei finanziamenti regionali per la manutenzione delle lagune di Scardovari, Canarin, Barbamarco (4,68 milioni di euro nel 2009) fa seguito il picco di produttività (oltre 100.000 quintali di vongole nel 2010); al crollo dei finanziamenti, segue un calo progressivo della produttività.

Ecco, dunque, che le nuove risorse FSC 2021-2027 stanziate dalla Regione del Veneto per il progetto “Interventi per la vivificazione degli ambiti lagunari del Delta del Po” rappresentano per le lagune di Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle un aiuto fondamentale con finalità ambientali, paesaggistiche, economiche e sociali. Voluti fortemente dall’assessore regionale al Territorio, alla Caccia e alla Pesca Cristiano Corazzari, si tratta di 14 milioni di euro che verranno gestiti dal Consorzio di Bonifica Delta del Po in qualità di soggetto attuatore per l’escavo di nuovi canali, il ripristino di canali già esistenti, il consolidamento, la ridefinizione e la realizzazione ex novo di barene. Un grande piano, già avviato nella fase di assegnazione dei rilievi, che entrerà nella fase di progettazione entro l’estate e che si tradurrà in sei anni (dal 2026 al 2031) di lavori suddivisi su più lotti funzionali.

Coinvolte le lagune Caleri, Marinetta e Vallona, Barbamarco, Basson, Canarin, Scardovari, vale a dire gran parte degli 8.844 ettari di lagune del Delta del Po.

Chiara la duplice finalità: da un lato tutelare uno degli ecosistemi acquatici più affascinanti e ricchi di biodiversità al mondo, dall’altro preservare e migliorare le condizioni per le attività produttive, in primis quelle relative alla pesca, ma con un occhio di riguardo anche al turismo lento, capace di attrare visitatori dall’estero interessati agli aspetti paesaggistici e ambientali.

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Le dichiarazioni

L’assessore regionale al Territorio,  alla caccia e alla pesca Cristiano Corazzari ha evidenziato come la mancanza di lavoro sia causa di spopolamento e di una minore cura del territorio, ne conseguono dinamiche che mettono a rischio la biodiversità. “Il ripristino degli ambiti lagunari – ha affermato l’assessore Corazzari – richiede un approccio flessibile che tenga conto di molti aspetti – ambientali, idraulici, ingegneristici, produttivi e sociali – un approccio, appunto, che rientra nell’essenza stessa dei consorzi di bonifica. Le nuove risorse FSC 2021-2027, 14 milioni di euro in totale, stanziate dalla Regione del Veneto per il progetto “Interventi per la vivificazione degli ambiti lagunari del Delta del Po” sono fondamentali e avranno una ricaduta positiva in tutto il territorio.”

“Il consorzio vede riconosciuta ancora una volta la sua capacità operativa ma anche il grande senso di responsabilità ambientale – spiega Virginia Taschini, presidente del consorzio Delta del Po – le lagune sono ambiti estremamente delicati dove si deve intervenire con molteplicità di competenze e una visione ecosistemica generale come quella che adottiamo quotidianamente nel lavoro di manutenzione idraulica nelle aree urbane e rurali”. “Non c’è sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica delle attività produttive – spiega il presidente di ANBI Veneto Alex Vantini –. Intervenendo in contesti complessi come gli ambiti lagunari il sistema della bonifica si conferma come custode di tutto il Veneto.” “Serve un modello economico che ponga al centro la valorizzazione dei territori, in questo approccio i consorzi di bonifica saranno centrali anche per la capacità di operare in ogni contesto ambientale,” ha affermato il presidente nazionale di ANBI Francesco Vincenzi.

Al convegno ha preso parte anche Sergio Grego, direttore del consorzio di bonifica Veneto Orientale e segretario dell’associazione Delta Med, che ha evidenziato alcune problematiche comuni dei territori di foce: subsidenza, cuneo salino, cambiamenti climatici. Presenti anche le tre organizzazioni agricole e la dott.ssa Cristina Milinari, dell’Unità Operativa Pianificazione e Gestione Ittica della Regione del Veneto.

Il convegno si è tenuto nel contesto ampio della Settimana Nazionale della Bonifica e #PoDeltaSWEEK2025




LA VIVIFICAZIONE DEGLI AMBITI LAGUNARI: CONSORZI DI BONIFICA, REGIONE DEL VENETO E AGRICOLTORI RIUNITI A CONVEGNO PER PARLARE DI DELTA, LAGUNE, AREE COSTIERE

Nel contesto ampio della Settimana Nazionale della Bonifica e di #PoDeltaSWEEK2025, il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha organizzato per mercoledì 28 maggio 2025, con inizio alle ore 15.00, presso il Museo Regionale della Bonifica Ca’ Vendramin di Taglio di Po (via Veneto 38), il convegno “Delta, lagune, aree costiere. Una nuova sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

L’iniziativa sarà occasione per approfondire, insieme all’assessore regionale al Territorio, Caccia e Pesca Cristiano Corazzari, il Progetto FSC 2021-2027 “Interventi per la vivificazione degli ambiti lagunari del Delta del Po” che vede il consorzio Delta del Po a fianco della Regione del Veneto in un’importante serie di interventi per la salvaguardia delle lagune del territorio del Delta del Po.

Contestualmente, verranno esposte progettualità aventi come oggetto la Laguna di Caorle, attraverso la relazione dell’ing. Sergio Grego nel duplice ruolo di direttore del consorzio di bonifica Veneto Orientale e segretario di Delta Med.

Oltre alla presidente del consorzio Delta del Po, Virginia Taschini, e al direttore, Rodolfo Laurenti, interverranno inoltre il presidente di ANBI Veneto, Alex Vantini, la sindaca di Taglio di Po, Layla Marangoni, il dirigente della Regione del Veneto dell’unità operativa della Gestione delle Risorse Ittiche, Giuseppe Cherubini, e i presidenti delle organizzazioni agricole del Polesine.

Intervento conclusivo del presidente nazionale di ANBI, Francesco Vincenzi.

L’iniziativa è valevole per il conseguimento dei crediti formativi per gli iscritti agli ordini degli Ingegneri e degli Architetti.




LA BARRIERA ANTISALE SULL’ADIGE PRESENTATA AL MEETING INTERNAZIONALE DELLA BANCA ASIATICA

Le procedure d’appalto saranno avviate entro l’anno, i lavori inizieranno alla fine del 2026 per concludersi nel 2029, ma la nuova barriera antisale sull’Adige è già un caso di studio internazionale.

L’opera, infatti, progettata dal Consorzio di Bonifica Delta del Po, è stata illustrata nella mattinata di mercoledì 7 maggio dal direttore del consorzio Rodolfo Laurenti in un’affollata sessione tecnica al 58. Meeting internazionale ADB Asian Development Bank che quest’anno si è tenuto a Milano presso l’Allianz MiCo-Milano convention center.

L’evento ha riunito tra il 4 e il 7 maggio rappresentanti istituzionali, manager, ricercatori da tutto il mondo, ministri da 69 paesi tra cui il nostro Giancarlo Giorgetti, capo del dicastero Economia e Finanza: un simposio di massimo prestigio, promosso da una delle principali istituzioni finanziare mondiali, dedicato alle tematiche della sostenibilità, dell’innovazione e della corsa all’adattamento dei territori al clima che cambia.

Ecco, dunque, che la barriera antisale sull’Adige, finanziata con 42 milioni di euro dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti per sopperire a quella già esistente ormai inadeguata a far fronte alle portate del fiume nei periodi siccitosi sempre più severi, rappresenta l’occasione per parlare anche del Delta del Po, territorio unico dal punto di vista idraulico e ambientale, alle prese con interventi, messi in atto dal consorzio di bonifica, fondamentali per la sua sopravvivenza, tra cuneo salino, eventi estremi, subsidenza, in un contesto di continuo cambiamento.

Laurenti, infatti, oltre alle peculiarità tecniche, ha sottolineato la necessità di progettare e agire con tempestività con lo sguardo ben rivolto al futuro, cercando cioè di prevedere scenari ben peggiori rispetto all’attuale, in una situazione climatica sempre in evoluzione.

Il presidente del consorzio Virginia Taschini spiega così la partecipazione all’importante simposio: “Partecipare a iniziative di grande rilievo internazionale è fondamentale per mantenere viva e rafforzare una rete di relazioni con soggetti da tutto il mondo alle prese con problematiche simili alla nostra; ma serve anche a tenere alta l’attenzione internazionale sul nostro fragile territorio e condividere ipotesi di soluzione, sia dal punto di vista tecnico operativo sia dal punto di vista finanziario, perché la tutela del territorio richiede risorse importanti.”

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MACFRUT 2025, FIERA DI RIMINI: NELLA CONFERENZA ORGANIZZATIVA DI ANBI SI È PARLATO DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Intelligenza artificiale, big data, machine learnig sono tematiche che il consorzio di bonifica Delta del Po conosce bene perché già da tempo ha avviato sperimentazioni coinvolgendo aziende e partner istituzionali come l’Università di Padova. Siamo, pertanto, a fianco di ANBI nell’appello rivolto alle istituzioni per rendere queste tecnologie sempre più accessibili al sistema dei consorzi di bonifica, ma anche alle imprese. Servono risorse per innovare, ma serve anche formazione per consentire a tutti gli agricoltori di poter cogliere le opportunità offerte da questo nuovo mondo.” Ad affermarlo è Virginia Taschini, presidente del consorzio di Bonifica Delta del Po, nel corso di MacFrut 2025, Fiera di Rimini, principale fiera del comparto ortofrutticolo d’Italia.

Il consorzio Delta del Po, rappresentato dalla presidente insieme al direttore Rodolfo Laurenti, ha infatti partecipato alla conferenza organizzativa di ANBI tenutasi presso lo Spazio ANBI della Fiera il giorno 7 maggio.

L’incontro si è focalizzato sulle tematiche dell’innovazione tecnologica e dell’Intelligenza Artificiale in chiave di adattamento dei territori ai cambiamenti climatici.

ANBI, che nei giorni di fiera ha incontrato il vice presidente del Consiglio Antonio Tajani (seppur in videocollegamento) e il ministro all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, ha chiesto alle istituzioni di rendere maggiormente accessibili ai consorzi stessi e al comparto agricolo le nuove tecnologie legate all’intelligenza artificiale prevedendo anche strumenti per incentivare la formazione e la condivisione di dati e buone pratiche.




ATTIVA L’ADDEBITO AUTOMATICO SEPA: UNA SCELTA SEMPLICE, SICURA E CONVENIENTE

Il Consorzio di Bonifica Delta del Po invita tutti i contribuenti ad attivare l’addebito automatico in conto corrente dei contributi consortili attraverso la compilazione del modulo SEPA.

Questa modalità di pagamento offre numerosi vantaggi, tra cui:

  • Puntualità nei pagamenti, senza rischi di dimenticanze o disguidi postali;
  • Nessun costo aggiuntivo: il pagamento avviene alla scadenza, senza spese di notifica;
  • Maggiore tranquillità: si evita il recapito dell’avviso a mezzo messo notificatore, che comporta un aggravio di spesa per il contribuente (attualmente € 2,00 per diritti di notifica e € 3,17 per compenso al concessionario della riscossione).

Molti contribuenti segnalano infatti di ricevere un avviso di pagamento maggiorato a causa del mancato recapito dell’originale da parte del servizio postale. Con l’addebito SEPA questo rischio viene completamente eliminato.

Per attivare il servizio, è sufficiente compilare e inviare il modulo SEPA disponibile in questa sezione del sito.

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