ATTIVA L’ADDEBITO AUTOMATICO SEPA: UNA SCELTA SEMPLICE, SICURA E CONVENIENTE

Il Consorzio di Bonifica Delta del Po invita tutti i contribuenti ad attivare l’addebito automatico in conto corrente dei contributi consortili attraverso la compilazione del modulo SEPA.

Questa modalità di pagamento offre numerosi vantaggi, tra cui:

  • Puntualità nei pagamenti, senza rischi di dimenticanze o disguidi postali;
  • Nessun costo aggiuntivo: il pagamento avviene alla scadenza, senza spese di notifica;
  • Maggiore tranquillità: si evita il recapito dell’avviso a mezzo messo notificatore, che comporta un aggravio di spesa per il contribuente (attualmente € 2,00 per diritti di notifica e € 3,17 per compenso al concessionario della riscossione).

Molti contribuenti segnalano infatti di ricevere un avviso di pagamento maggiorato a causa del mancato recapito dell’originale da parte del servizio postale. Con l’addebito SEPA questo rischio viene completamente eliminato.

Per attivare il servizio, è sufficiente compilare e inviare il modulo SEPA disponibile in questa sezione del sito.

Scegli la comodità, scegli l’efficienza: attiva oggi l’addebito SEPA!




AVVISI DI PAGAMENTO IN ARRIVO: SCADENZA FISSATA AL 15 MAGGIO 2025

Il Consorzio di Bonifica Delta del Po informa che gli avvisi di pagamento relativi all’anno 2025 e al contributo suppletivo 2024 saranno recapitati ai contribuenti entro la fine del mese di aprile 2025.

Il contributo suppletivo 2024 è stato emesso per far fronte a maggiori, straordinarie ed imprevedibili spese sostenute nel corso del 2024, legate in particolare all’eccezionale aumento del costo dell’energia.

La scadenza per il pagamento in rata unica è fissato al 15 maggio 2025.

Per maggiori informazioni consultare la sezione Contributi Consortili.

Orari apertura al pubblico per informazioni su avvisi di pagamento
Lunedì         dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Martedì       dalle ore   8.30 alle ore 12.30
Mercoledì   dalle ore   8.30 alle ore 12.30
Giovedì       dalle ore   8.30 alle ore 12.30
Venerdì       CHIUSO

 

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LA BARRIERA ANTISALE SULL’ADIGE PRESENTATA AL MEETING INTERNAZIONALE DELLA BANCA ASIATICA

Le procedure d’appalto saranno avviate entro l’anno, i lavori inizieranno alla fine del 2026 per concludersi nel 2029, ma la nuova barriera antisale sull’Adige è già un caso di studio internazionale.

L’opera, infatti, progettata dal Consorzio di Bonifica Delta del Po, è stata illustrata nella mattinata di mercoledì 7 maggio dal direttore del consorzio Rodolfo Laurenti in un’affollata sessione tecnica al 58. Meeting internazionale ADB Asian Development Bank che quest’anno si è tenuto a Milano presso l’Allianz MiCo-Milano convention center.

L’evento ha riunito tra il 4 e il 7 maggio rappresentanti istituzionali, manager, ricercatori da tutto il mondo, ministri da 69 paesi tra cui il nostro Giancarlo Giorgetti, capo del dicastero Economia e Finanza: un simposio di massimo prestigio, promosso da una delle principali istituzioni finanziare mondiali, dedicato alle tematiche della sostenibilità, dell’innovazione e della corsa all’adattamento dei territori al clima che cambia.

Ecco, dunque, che la barriera antisale sull’Adige, finanziata con 42 milioni di euro dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti per sopperire a quella già esistente ormai inadeguata a far fronte alle portate del fiume nei periodi siccitosi sempre più severi, rappresenta l’occasione per parlare anche del Delta del Po, territorio unico dal punto di vista idraulico e ambientale, alle prese con interventi, messi in atto dal consorzio di bonifica, fondamentali per la sua sopravvivenza, tra cuneo salino, eventi estremi, subsidenza, in un contesto di continuo cambiamento.

Laurenti, infatti, oltre alle peculiarità tecniche, ha sottolineato la necessità di progettare e agire con tempestività con lo sguardo ben rivolto al futuro, cercando cioè di prevedere scenari ben peggiori rispetto all’attuale, in una situazione climatica sempre in evoluzione.

Il presidente del consorzio Virginia Taschini spiega così la partecipazione all’importante simposio: “Partecipare a iniziative di grande rilievo internazionale è fondamentale per mantenere viva e rafforzare una rete di relazioni con soggetti da tutto il mondo alle prese con problematiche simili alla nostra; ma serve anche a tenere alta l’attenzione internazionale sul nostro fragile territorio e condividere ipotesi di soluzione, sia dal punto di vista tecnico operativo sia dal punto di vista finanziario, perché la tutela del territorio richiede risorse importanti.”

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MACFRUT 2025, FIERA DI RIMINI: NELLA CONFERENZA ORGANIZZATIVA DI ANBI SI È PARLATO DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Intelligenza artificiale, big data, machine learnig sono tematiche che il consorzio di bonifica Delta del Po conosce bene perché già da tempo ha avviato sperimentazioni coinvolgendo aziende e partner istituzionali come l’Università di Padova. Siamo, pertanto, a fianco di ANBI nell’appello rivolto alle istituzioni per rendere queste tecnologie sempre più accessibili al sistema dei consorzi di bonifica, ma anche alle imprese. Servono risorse per innovare, ma serve anche formazione per consentire a tutti gli agricoltori di poter cogliere le opportunità offerte da questo nuovo mondo.” Ad affermarlo è Virginia Taschini, presidente del consorzio di Bonifica Delta del Po, nel corso di MacFrut 2025, Fiera di Rimini, principale fiera del comparto ortofrutticolo d’Italia.

Il consorzio Delta del Po, rappresentato dalla presidente insieme al direttore Rodolfo Laurenti, ha infatti partecipato alla conferenza organizzativa di ANBI tenutasi presso lo Spazio ANBI della Fiera il giorno 7 maggio.

L’incontro si è focalizzato sulle tematiche dell’innovazione tecnologica e dell’Intelligenza Artificiale in chiave di adattamento dei territori ai cambiamenti climatici.

ANBI, che nei giorni di fiera ha incontrato il vice presidente del Consiglio Antonio Tajani (seppur in videocollegamento) e il ministro all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, ha chiesto alle istituzioni di rendere maggiormente accessibili ai consorzi stessi e al comparto agricolo le nuove tecnologie legate all’intelligenza artificiale prevedendo anche strumenti per incentivare la formazione e la condivisione di dati e buone pratiche.




IL TRANSITO DELLA PIENA DEL PO COMPORTA PER IL CONSORZIO COSTI ENERGETICI SUPERIORI DEL 15%

L’onda di piena del Po defluita a mare tra il 22 e il 25 aprile spinge il consorzio di bonifica Delta del Po ad alcune considerazioni sulla fragilità del territorio e sul lavoro necessario per la sua manutenzione.

Con un picco di 7.000 mc di acqua al secondo transitati a Pontelagoscuro rispetto alla media del periodo di circa 1.000 mc/s, ad essere sotto stress sono stati, in particolar modo, gli argini e le lagune invase dalle acque fangose, ma a risentirne è stata anche l’infrastruttura idraulica minore gestita dal consorzio di bonifica.

“Le immagini del sistema satellitare Sentinel 2 Copernicus evidenziano come la spinta del fiume abbia espulso sabbie e limi fino a 20 km dalla foce a dimostrazione della forza dell’onda di piena – spiega il direttore del consorzio Rodolfo Laurenti -. La pressione dell’acqua sugli argini ha comportato infiltrazioni tali da costringere le idrovore a un lavoro superiore rispetto a quanto svolto abitualmente; questo, inevitabilmente, si tradurrà in maggiori costi per l’energia elettrica. In questi giorni, il consorzio ha operato in emergenza attivandosi, tra l’altro, per rimuovere materiali – soprattutto trochi e ramaglie – accumulati a ridosso della barriera antisale sul Po di Donzella. Il semplice transito di una piena durato un paio di giorni comporta per il consorzio un aumento dei costi almeno del 15% rispetto alla media mensile, in gran parte derivanti dal costo energetico. Servirà del tempo per capire se e in che misura lo stress alla rete idraulica abbia comportato problematiche maggiori”.

Sul tema dei costi energetici insiste anche il presidente del consorzio Virginia Taschini: “Con l’aumento dei livelli del Po, alcuni punti del nostro territorio si sono trovati anche ad otto metri sotto il livello del mare costringendo le nostre idrovore a un lavoro extra per sollevare le acque infiltrate nel piano campagna. I costi energetici sono il grosso problema per un consorzio da cui dipende la sicurezza idraulica di un territorio molto vasto e poco abitato.”




ALEX VANTINI É IL NUOVO PRESIDENTE DI ANBI VENETO

Alex Vantini, presidente di ANBI Veneto, e Virginia Taschini, presidente del consorzio di bonifica Delta del Po

Alex Vantini, presidente del consorzio di bonifica Veronese, è il nuovo presidente di ANBI Veneto, l’associazione regionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue, per il quinquennio 2025-2029.

Ad eleggerlo è stata l’assemblea dei presidenti dei consorzi di bonifica del Veneto riunitasi questa mattina presso la sede dell’associazione a Venezia. L’assemblea, contestualmente, ha eletto il vicepresidente di ANBI Veneto: è Roberto Branco, presidente al secondo mandato del consorzio di Bonifica Adige Po.

Imprenditore agricolo, 34 anni, residente a Verona, Alex Vantini riveste anche il ruolo di vicepresidente di Coldiretti Veneto e presidente di Coldiretti Verona. Lo scorso gennaio è stato confermato ai vertici del consorzio di bonifica Veronese che aveva guidato nel precedente mandato, dal 2020 al 2024.

Si completa la governance di ANBI Veneto che ha visto a gennaio insediarsi il nuovo direttore, Silvio Parizzi. Vantini succede a Francesco Cazzaro, già presidente del consorzio di bonifica Acque Risorgive.

Efficientamento nella distribuzione della risorsa, nuove infrastrutture, invasi multifunzione, contrasto alla desertificazione del suolo e alle specie aliene rappresentano alcune delle sfide più importanti che caratterizzeranno l’operato dei consorzi di bonifica nei prossimi anni.

Serve pianificazione, meno burocrazia e ovviamente servono risorse – afferma il nuovo presidente di ANBI Veneto Alex Vantini -. I consorzi di bonifica della nostra regione rappresentano un’eccellenza a livello nazionale ma i tempi lenti della burocrazia sono un freno all’azione fondamentale di adattamento al clima che cambia. A tal proposito – continua Vantini – sarà importante operare in stretta collaborazione con comparto agricolo, Regione del Veneto, comuni, mondo dell’università e della ricerca, in coordinamento con ANBI nazionale. Ringrazio Francesco Cazzaro per l’importante lavoro svolto in questi anni.

Sia Alex Vantini che Roberto Branco manterranno il loro ruolo nei rispettivi consorzi di bonifica, aventi sede rispettivamente a Verona e Rovigo.

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